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Rete Italiana per il Dialogo Euromediterraneo

 

Rilancio della politica euromediterranea e intervenire urgentemente a sostegno dei bambini migranti che rischiano ogni giorno di finire nelle mani dei trafficanti di organi e nella maglie della pedo-prostituzione. E' il duplice appello lanciato dal Comitato esecutivo della Rete Italiana Dialogo Euromediterraneo (Ride) nel corso dell'ultima riunione ospitata all'Università telematica Uninettuno. Oltre ai soci fondatori - Fondazione Mediterraneo (presidente onorario Michele Capasso), MAECI (ministro Enrico Granara), Fispmed (Roberto Russo) - erano presenti anche Janiki Cingoli (CIPMO); Foad Aodi (Amsi-Comai), Giovanni Serra (Cooperativa Dignità del Lavoro), Salvo Calleri (Fondazione Caponnetto), Enrico Molinaro (Prospettive Mediterranee) e Maria Amata Garito (Uninettuno). La Rete, ricordano i promotori che aderiscono alla Fondazione Anna Lindh, "ha l'ambizione di evitare il bla bla euromediterranneo, focalizzando su pochi messaggi e prodotti di alta qualità". L'obbiettivo è una nuova strategia del dialogo per raccomandare decisioni ad interlocutori italiani, europei e extraeuropei sul rispetto e la valorizzazione delle identità collettive. E in questa direzione vanno le attività svolte dai gruppi di lavoro tematici riuniti periodicamente in coordinamento con il Comitato esecutivo in vista della preparazione di un libro Bianco sul dialogo euro-mediterraneo.

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